Red Bull in crisi con le gomme, non una novità nel mondiale di F1 2024. Le prime due ore di prove libere sul tracciato cittadino di Las Vegas sono state molto complicate per la scuderia austriaca. Max Verstappen e Sergio Pérez si sono resi protagonisti di diverse sbavature, figlie delle difficoltà in inserimento della RB20 in prossimità delle staccate più violente presenti sul circuito cittadino del Nevada. Le performance della monoposto di Milton Keynes sono state certamente condizionate dalle rigide temperature ambientali e dell’asfalto nel corso delle due sessioni di free practice.
Per il team diretto da Christian Horner si prospetta una notte di duro lavoro per analizzare cosa non abbia funzionato nel test odierni, durante il quale è stato deliberato un set-up di base non del tutto efficace. Il team campione del mondo in carica di F1 ha già dimostrato in tante circostanze di saper “rivoltare la monoposto come un calzino”. Tuttavia, in questo caso, i due piloti affronteranno le Fp3 di domani con poche certezze. Come accaduto in alcune circostanze in questa stagione, quando Pérez si trova a ridosso della monoposto numero 1, il weekend non promette nulla di buono.
È successo in Azerbaigian, dove sin dal venerdì l’olandese ha davvero faticato, anche nei confronti di Checo. Quella che sulla carta poteva essere una buona pista pensando alle caratteristiche della RB20, sino ad ora non ha fornito i riscontri attesi. Va ricordato a onor del vero che, se il figlio di Jos dovesse piazzarsi davanti a Lando Norris sabato notte (domenica mattina in Italia), potrebbe già festeggiare il suo quarto titolo iridato consecutivo, con due gare di anticipo. Un poker di trionfi riuscito solo ai più grandi piloti della massima categoria del motorsport.
F1, Red Bull: assenza di grip sul giro secco, ma i long run fanno ben sperare
Le ambizioni di chiudere la pratica mondiale a Las Vegas presuppongono un netto passo avanti, in qualifica e gara. Secondo il fuoriclasse di Hasselt, è mancata completamente la velocità sul giro secco, pur riconoscendo che il freddo abbia avuto un peso specifico importante nella preoccupante prestazione emersa, specie nelle free practice 2. Verstappen indica nella gestione delle gomme il problema principale nella prima giornata di azione in pista. Per Max, il bilanciamento della monoposto non è sbagliato, anche se la mancanza di grip conferisce al pilota la sensazione di essere “sul ghiaccio”.
Perez, al termine delle prove, ha offerto spunti tecnici ancora più dettagliati. Secondo il messicano, l’ala posteriore della RB20 non sembra adeguata a questo tipo di circuito. Sergio ha sottolineato che Las Vegas è un tracciato in cui il ritmo è un fattore fondamentale, rimarcando quanto sia importante qualificarsi il più in alto possibile. Secondo il pilota classe 1990, la monoposto appare molto diversa a causa del poco carico aerodinamico richiesto dal tracciato statunitense. Anche Christian Horner ha voluto dire la sua nella giornata odierna analizzando il fattore chiave del fine settimana: le gomme.
Parliamo di criticità ampiamente prevedibili, già apprezzate nella passata edizione del Gran Premio. Il manager di F1 inglese ha ammesso che sul giro secco la monoposto non è stata all’altezza della situazione. Non si è riusciti a preparare i battistrada per estrarre il massimo grip garantito dalla mescola Soft. Tuttavia, nella simulazione passo gara, la Red Bull non si è comportata male, secondo il CEO e team principal della scuderia austriaca. Una delle poche speranze a cui aggrapparsi, all’interno di in un weekend che sino ad ora ha riservato solo sorprese assai negative.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: Red Bull– F1Tv