Fernando Alonso non ha avuto certamente una stagione memorabile in Aston Martin. Il due volte campione del mondo ha mostrato più volte segni di insofferenza, a dimostrazione di come le cose non siano andate bene come nel 2023. In effetti, la monoposto ha avuto un’involuzione non indifferente rispetto all’anno scorso, quando riuscì a conquistare ben otto podi. Durante il GP di Abu Dhabi, lo spagnolo è entrato in Q3, definendola come “la miglior qualifica dell’anno”. Nonostante la AMR24 non fosse all’altezza delle vetture di vertice, Alonso non ha ovviamente fatto fatica a battereil compagno di squadra, Lance Stroll, per 22 volte su 29 e garantendo 70 dei 94 punti che hanno piazzato Aston Martin al quinto posto nella classifica costruttori.
L’importanza del suo contributo è stata confermata da Tom McCullough, direttore delle performance del team, che ha definito il pilota asturiano “fondamentale”. La sua abilità nel superare avversari con vetture più veloci è stata riconosciuta come uno dei grandi meriti individuali della stagione. Mike Krack, capo del muretto della verdona, ha sottolineato come Alonso abbia dimostrato una superiorità particolarmente evidente nei circuiti cittadini, dove il talento del pilota può fare la differenza rispetto alla macchina.
Il 2024 comunque non è stato privo di difficoltà. Sebbene Fernando abbia costantemente superato le aspettative in qualifica, le gare spesso hanno evidenziato le debolezze tecniche della monoposto. Come osservato da Krack, l’Aston Martin è stata incapace di portare miglioramenti significativi alla monoposto, soffrendo in particolare nella gestione delle gomme in gara.
Nonostante le problematiche, Alonso ha saputo trasformare una stagione comunque mediocre nel complesso in un ulteriore esempio di talento. Con 16 ingressi in Q3, lo spagnolo è riuscito a sovvertire in diverse occasioni le prestazioni della monoposto, in un fondamentale come la qualifica che solitamente non lo ha mai visto brillare rispetto ad altri campioni e piloti del suo talento.
Alonso: Newey è l’ultima chance mondiale
Il 2024 è stato assolutamente un anno di transizione per l’Aston Martin, con l’obiettivo di guardare al futuro senza però mettere da parte un presente e un mondiale che dovrà comunque essere affrontato. Krack ha infatti ribadito la necessità di mantenere alta la competitività nel 2025, evitando di concentrarsi esclusivamente sul 2026, anno dell’introduzione del nuovo regolamento tecnico. La squadra di Silverstone punta a risolvere i problemi che l’hanno limitata negli ultimi due anni, sostenuta da nuove infrastrutture come la nuova fabbrica e la prossima galleria del vento.
Al centro di questa visione c’è ovviamente il contributo di Adrian Newey, il progettista più vincente della storia della F1 e che si unirà al team a marzo 2025. Alonso, che per anni aveva sperato di collaborare con il genio britannico, ha descritto questa opportunità come una “ricompensa tardiva” del destino. Sebbene la prima vettura interamente progettata dall’ex Red Bull arriverà solo nel 2026, l’asturiano si dice entusiasta di imparare da una mente tanto brillante, vedendo in questa collaborazione una nuova occasione per arricchire la propria carriera.
“Il destino sembra avermi sempre negato quest’opportunità, ma ora, alla fine della mia carriera, è finalmente arrivata – ha detto lo spagnolo -. Continuerò a godermi ogni momento, cercando di imparare da lui. Tra di noi c’è sempre stato rispetto reciproco: ci siamo scambiati messaggi e parlato occasionalmente, trovandoci spesso in sintonia. Anche se non abbiamo mai lavorato insieme, sembrava fossimo sulla stessa lunghezza d’onda. Non vedo l’ora di iniziare questa collaborazione, che rappresenta anche un grande passo avanti per Aston Martin“.
La squadra si ispira al modello McLaren, capace di risollevarsi nel 2023 grazie a interventi mirati che hanno trasformato una vettura mediocre in una monoposto vincente. Alonso, sempre pragmatico, ha dichiarato che il cambiamento richiede tempo e passione, ma è fiducioso che Aston Martin possa risalire la griglia seguendo l’esempio del team di Woking. Nel frattempo, il focus rimane sul 2025. Secondo Krack, il campionato rimarrà altamente competitivo, con differenze sempre più sottili tra le squadre. Con l’arrivo di Enrico Cardile dalla Ferrari come nuovo direttore tecnico (auguri), l’Aston Martin punta a consolidare il proprio ruolo nella parte alta della classifica, pronta a sfruttare ogni opportunità per migliorare le prestazioni.
Autore: Andrea Bovone
Immagini: Aston Martin F1 Team