mercoledì, Dicembre 4, 2024

F1, Ferrari ottimizza l’anteriore della SF-24: preview GP Abu Dhabi

Ferrari è alla resa dei conti. Incredibilmente, si sta ancora giocando il titolo di F1 inerente al campionato costruttori. Una situazione alquanto inattesa. Il team di Maranello si era presentato ai nastri di partenza del mondiale con una buona base. I primi aggiornamenti erano incoraggianti, sebbene in pista non avessero fornito la totalità dei guadagni stimati in fase di progettazione. Poi, come ormai succede da tempo immemore, anche quest’anno il punto di lavoro della SF-24 è stato smarrito. Senza questo problema, le cose sarebbero senza dubbio differenti.

La settimana scorsa c’è stato il Gran Premio del Qatar. Un fine settimana di gara dove la squadra di Maranello, nel computo totale delle due gare, ha rosicchiato 3 punticini alla McLaren. Poteva andare decisamente peggio se Norris non si fosse fatto penalizzare in maniera alquanto ingenua. Mossa che di fatto tiene viva la speranza della scuderia italiana. Ventuno punti non sono pochi da recuperare senza l’aiuto del team di Woking. Un’ipotetica doppietta Ferrari, infatti, non basterà se le due MCL38 arriveranno alle spalle dei “due Carlo”. Questo ci fa capire quanto sia complicata la missione della rossa.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-24 – GP Qatar 2024

Vasseur non molla il colpo, idem i piloti. Crederci sino in fondo non costa nulla. Tuttavia pensare che la squadra modenese possa realizzare un uno-due a Yas Marina è difficile, specie considerando che ad Abu Dhabi non ha mai vinto. Carlos Sainz e Charles Leclerc sono comunque carichi, pronti a dare tutto e ad approfittare di qualsiasi distrazione della McLaren. Un team che, se avesse ottimizzato il risultato nel corso della campagna agonistica, avrebbe già in bacheca il trofeo dei costruttori. Questo aspetto offre qualche speranza in più alla Ferrari, che sogna un ulteriore regalo offerto dai diretti competitor.

F1, GP Abu Dhabi: Ferrari a medio carico sceglie di massimizzare il carico con il fondo della SF-24

Il tracciato di Abu Dhabi si presenta con un layout tecnico e complesso, caratterizzato da un mix di rettilinei e curve a media velocità, che richiedono un equilibrio tra carico aerodinamico e trazione meccanica. La rugosità dell’asfalto, relativamente uniforme, non impone particolari difficoltà nella gestione delle gomme, ma le temperature medie elevate tipiche della regione sollecitano “termicamente” gli pneumatici, rendendo fondamentale la gestione termica specie nel settore finale. Il bilanciamento tra aerodinamica e meccanica sarà cruciale per affrontare il circuito.

Una pista che premia l’efficienza aerodinamica e il grip laterale, ma penalizza eventuali compromessi nella gestione del retrotreno. La Ferrari arriva su un tracciato che storicamente ha saputo valorizzare le caratteristiche della monoposto di Maranello. Negli ultimi due anni, la vettura ha performato in modo consistente, mostrando un adattamento efficace ad un percorso che alterna rettilinei, curve tecniche e allunghi. Lo scorso anno, la SF-23 costruiva il giro principalmente in uscita curva, guadagnando dall’apice in poi. Ciò malgrado perdeva terreno in fase di inserimento rispetto alla Red Bull.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) nel 2° stint con le gomme Hard – GP Qatar 2024

Quest’anno, la SF-24 ha evidenziato un front-end particolarmente reattivo, un elemento che potrebbe consentire di recuperare proprio in ingresso, dove nel 2023 erano emerse delle lacune. C’è però la trazione, meno solida rispetto alla stagione precedente, che rappresenta senza dubbio una sfida importante. Ma il team è fiducioso di poter ottimizzare questo aspetto per un buon risultato. Il confronto diretto con la McLaren sarà il fulcro del weekend, considerando che i due team si contendono il titolo mondiale costruttori. Le due monoposto andranno a “costruire il giro” in modo simile su questo tipo di circuito.

Con curve a media velocità più frequenti rispetto a quelle lente del vecchio layout di F1, entrambe le squadre hanno caratteristiche complementari. La McLaren, rispetto al mondiale passato, ha migliorato notevolmente il parametro di velocità massima (EOSS). Ma la Ferrari ha dimostrato di saper rispondere, rendendo interessante il confronto in quest’area. Entrambi le squadre lavoreranno su set-up specifici, con la rossa che dovrebbe optare per un’ala da medio carico, abbinata ad una configurazione efficace di beam wing e un fondo che dovrà essere capace di generare carico pulito e migliorare la stabilità.

La gestione delle altezze da terra ricoprirà un ruolo cruciale per affrontare eventuali bump lungo il circuito, evitando di compromettere la performance. La passata stagione diverse scuderie avevano sofferto dei problemi, chiedendo di appiattire alcuni dossi. Ferrari potrebbe confermare l’utilizzo dell’ultimo fondo aggiornato specie nella zona del bordo tagliente. In Qatar, dopo alcune prove a velocità costante nelle Fp1, la macro componente è stata confermata sulla vetture di Leclerc. Segno positivo anche in chiave 2025, perché significa che al momento stanno trovando correlazione tra l’ambiente simulativo e la pista. 

Il compromesso tra aerodinamica e meccanica sarà decisivo. La storia scuderia potrebbe scegliere un assetto leggermente più morbido per massimizzare il lavoro delle sospensioni sulle asperità del tracciato e migliorare il grip in curva, mentre la McLaren potrebbe adottare soluzioni più rigide per esaltare l’efficienza del gruppo fondo-diffusore, un elemento che li ha resi particolarmente efficaci nelle curve a media velocità, lo scorso anno. In ogni caso, il bilanciamento generale dell’auto sarà un aspetto centrale, nell’arco del weekend, per ottimizzare il rendimento della monoposto.

Ferrari F1
le due Ferrari SF-24 di Charles Leclerc e Carlos Sainz durante il Gran Premio del Qatar edizione 2024

La gestione delle gomme rappresenta un fattore chiave. Sarà infatti essenziale preservare la temperatura ottimale al retrotreno, specialmente nel T3, dove micro slittamenti possono portare il secondo asse fuori dalla finestra ideale. La Ferrari, che lo scorso anno completava il primo settore con il posteriore sotto la temperatura target, dovrà lavorare per migliorare questo aspetto e garantire una gestione uniforme delle coperture lungo la tornata. La scelta strategica degli pneumatici e la loro gestione dinamica saranno determinanti per il risultato finale.

Autori: Zander Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich   

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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