mercoledì, Dicembre 18, 2024

F1, Ferrari: la visione completa e quel benefico tecnico per il 2025

L’ex presidente della Ferrari in F1 parla della rossa. Ci riferiamo a Luca Cordero di Montezemolo, che, sebbene sia fuori ormai dal Circus da parecchie stagioni, continua a seguire le vicissitudini del Cavallino Rampante con molto affetto. In diverse occasioni, però, non sono mancate le sue critiche verso la gestione della rossa, in quanto l’imprenditore bolognese di 77 anni sa bene cosa significa portare sulle spalle il fardello della storica scuderia italiana. Con lui alla presidenza sono arrivati gli ultimi successi iridati: mondiale piloti del 2007 e costruttori nel 2008.

Ferrari si trova in un momento di transizione. La curva di apprendimento percorsa nel 2024 ha dato un chiaro segnale, però: la squadra è stanca di perdere e sta facendo di tutto per tornare in alto. Operazione di certo non facile, perché la concorrenza è sempre molto alta e ogni errore può essere fatale. Nella stagione di F1 appena conclusa, ad esempio, il problema principale ha riguardato gli aggiornamenti delle monoposto. All’interno del paddock tutti conoscono la storia della SF-24: una vettura nata molto bene, con una base solida sulla quale costruire un mondiale in crescendo.

E in parte è stato così, sino allo sciagurato update della Spagna. Un fondo che ha distrutto le velleità di successo della scuderia modenese, poiché il reparto tecnico ha impiegato almeno sei Gran Premi per rimediare alla situazione. Tanto tempo perso, dove le prestazioni non erano all’altezza della situazione e, di riflesso, anche i risultati. Parte delle colpe va ascritta alla voglia di anticipare i tempi, dove il gruppo di lavoro non si è reso conto del contesto fuorviante in cui sono stati progettati e poi prodotti gli upgrade. Per questa ragione le cose cambieranno dalla prossima campagna agonistica.

Ferrari F1
Frederic Vasseur, il team principale della Scuderia Ferrari – GP Qatar 2024

Ci sarà un approccio differente, mirato allo studio attento delle novità da portare in pista. L’obiettivo è quello di ricalcare l’atteggiamento della McLaren, capace di installare sulla MCL38 diverse novità e fare sempre centro. Meglio perdere qualche settimana in più ma avere quelle certezze necessarie, che buttare via mesi e smarrire il corretto punto di lavoro della monoposto. Questo il target che sarà nutrito nel 2025, quando a Maranello, oltre al monegasco Charles Leclerc, sulla Ferrari siederà anche il sette volte campione del mondo di F1 Sir Lewis Hamilton.

F1, Ferrari godrà e non poco del bagaglio tecnico di Lewis Hamilton

Si è parlato parecchio del britannico, di cosa può portare dalla Mercedes dopo l’epoca d’oro vissuta a Brackley. Un bagaglio tecnico e di nozioni che verrà messo in dote alla rossa. Il know-how racimolato da Lewis sarà senza dubbio parecchio utile alla causa. Per di più, il talento e la sensibilità del pilota inglese saranno capaci di indirizzare lo sviluppo della vettura. Hamilton è un fuoriclasse assoluto, il pilota più vincente della massima categoria del motorsport. Per questo il suo arrivo in Italia non può essere definito come una mera operazione commerciale.

Ovviamente anche sul lato monetario l’impatto sarà forte, è inutile nasconderlo. Tuttavia, il fenomeno originario di Stevenage arriva in rosso per aiutare la Ferrari a cancellare quel fastidioso zero dalla casella titoli, che ormai abita in maniera costante la classifica dal lontano 2008. Montezemolo, dicevamo. Un uomo che nasce in F1 come stretto collaboratore di Enzo, il “Drake“. La sua esperienza è di certo enorme, ma ciò non toglie che pure lui commenta la rossa con una certa banalità. Lo fa ritenendo essenziale la presenza di una vettura competitiva per il prossimo anno.

Ferrari F1
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) e Lewis Hamilton (Mercedes) durante il weekend di Abi Dhabi 2024

Quello che invece pare più interessante riguarda il suo pensiero su Hamilton. Malgrado quasi 40 anni sulle spalle, infatti, Luca è convinto che al britannico importi poco il tema marketing. Lewis stringerà il volante della rossa nutrendo due aneliti: stare davanti al compagno di squadra e vincere l’ottavo titolo mondiale. Questo è il traguardo che si è messo in testa da tempo, in quanto superare il record di Schumacher e, in un colpo solo, riportare sul tetto del mondo la Ferrari, farebbe di lui una leggenda del motorsport ancora di più di quanto non lo sia già nella sua lunga carriera in F1.

Dovrà però misurarsi con un compagno di squadra tutt’altro che facile. Un Leclerc che pure lui alimenta ogni singolo giorno della sua vita il medesimo desiderio dell’inglese. Inoltre c’è gente del calibro di Max Verstappen, che nel 2024 si è decisamente superato. Questo il pensiero di Montezemolo sul rendimento stratosferico dell’olandese. Un pilota sul quale non si possono spendere altro che elogi a profusione, considerando il suo talento e la capacità endemica di “farlo pesare”, sempre e comunque, sugli avversari, al di là delle performance del mezzo che ha sotto il sedere.

Per concludere, l’ex presidente della rossa parla pure della FIA, riguardo i duelli in pista che, ad ogni singolo contatto, vengono ritenuti sensazionali. Questa politica di chiusura verso la battaglia in pista non piace per nulla all’italiano, che menziona Villeneuve e Arnoux nell’epico scontro a Digione del 1979. Scenario che, riportato all’attualità sarebbe inaccettabile. “Li metterebbero in galera, al giorno d’oggi” commenta Luca, e le ragioni non gli mancano. Serve più raziocinio, perché l’emotività non può, ad esempio, essere cancellata dai sensori annegati sull’asfalto per controllare i track limit.

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Luca Cordero di Montezemolo, ex presidente della storica Scuderia Ferrari

La F1 non dev’essere un orologio di precisione estrema. Ci sono situazioni che riguardano le corse che dovrebbero restare tali per mantenere vivo e intatto lo spirito della categoria. C’è poi il ricordo su Schumacher, che manca come l’aria che respira ogni giorno della sua vita all’ex presidente della Ferrari. In conclusione, due parole su Briatore e la sua nuova avventura in Alpine. Una scelta super azzeccata, perché Flavio ha già dimostrato di cosa è capace in passato, quando in Benetton ha fatto letteralmente miracoli, portando una scuderia semi-sconosciuta alla ribalta mondiale.

Autore: Zander Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari – F1Tv

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